NOVENA DI NATALE DEL 18.12.2011


SARZANA, VECCHIA CHIESA DI NOSTRA SIGNORA DEL CARMINE - ORE 17.30
La Novena di Natale si celebra nei nove giorni precedenti la solennità del Natale, e comprende vari testi che vogliono aiutare i fedeli a prepararsi spiritualmente alla festa della nascita di Gesù.
La novena, non essendo "preghiera ufficiale" della Chiesa come ad esempio i vespri, può essere realizzata secondo diversi modi. La novena propriamente detta è quella tradizionale, una vera e propria antologia biblica che ripercorre l'attesa del Salvatore nell'Antico Testamento.
Fu eseguita per la prima volta in una casa di missionari vincenziani di Torino nel Natale del 1720, nella chiesa dell'Immacolata. La tradizione attribuisce a padre Vacchetta la redazione dei testi e della musica. La novena si diffuse rapidamente in Piemonte, e da qui in tutta Italia, grazie anche al fascino del suo canto ed alla semplicità della melodia.
In questa occasione lo schema tradizionale è arricchito da alcune integrazioni tratte dalla liturgia del tempo di Avvento, indicate in rosso nell'introduzione che segue.

La Novena si apre con il CANTO DELLE PROFEZIE  , alternate con il ritornello "Regem venturum Dominum, venite adoremus" (Venite, adoriamo il Re Signore, che sta per venire).
Le profezie della nascita di Gesù sono tratte da brani dell'Antico Testamento e particolarmente dal profeta Isaia. Varie sono le metafore che alimentano la gioia dell'attesa nella Novena: Gesù verrà come luce, come pace, come rugiada, come dolcezza, come novità, come re potente, come dominatore universale, come bambino, come Signore giusto.

Segue il POLISALMO, cioè un testo costruito componendo vari versetti presi da vari salmi aventi carattere di invocazione per la venuta del Messia. Il polisalmo inizia con le parole "Laetentur coeli et exultet terra" (Si rallegrino i cieli ed esulti la terra).

Il polisalmo è qui introdotto dall' antifona ECCE VIRGO tratta dalla Messa della quarta domenica di Avvento. Il suo testo è l' esplicita profezia di Isaia circa il concepimento di Maria.


Il polisalmo è seguito da un’invocazione del sacerdote,  quindi dall’inno EN CLARA VOX REDARGUIT ,  composto nel VI secolo, articolato in strofe di quattro versi accompagnate da una melodia di particolare dolcezza.


Seguono la lettura biblica del giorno e Il responsorio breve  OSTENDE NOBIS DOMINE (mostraci Signore la tua misericordia), tratto dai vespri di Avvento.
Il MAGNIFICAT è introdotto dall' Antifona Maggiore propria del giorno, O ADONAI  . 


Le Antifone Maggiori, dette anche "Antifone O” perché cominciano tutte con il vocativo “O”, sono testi liturgici antichissimi composti nel VI secolo. Nelle antifone, il Messia è invocato ogni giorno con un titolo diverso rielaborato dall’Antico Testamento.
Una particolarità: Le iniziali delle diverse invocazioni, lette partendo dall’ultima antifona, (Emmanuel, Rex, Oriens, Clavis, Radix, Adonai, Sapientia)  compongono la frase “Ero Cras”, (ci) sarò domani, a significare che l'attesa è fondata su una promessa divina.
Dopo il Padre Nostro, l'orazione finale del sacerdote e la benedizione, la Novena si conclude  con l'antifona mariana ALMA REDEMPTORIS MATER  , composta nell'XI secolo, che nella liturgia delle ore chiude la compieta della sera nel tempo di Avvento e Natale.

QUI  trovi gli spartiti completi e

QUI   il testo della novena con tutte le traduzioni in italiano.